I percorsi in alta montagna si svolgono a quote piuttoste elevate, il che rappresenta uno sforzo per l'organismo e la circolazione. Per questo è di fondamentale importanza informarsi sempre al meglio prima di partire e pianificare accuratamente il percorso.
Alcuni consigli sono da tenere presenti sia in fase di preparazione del percorso sia durante l'ascensione vera e propria. A questo proposito il Club Alpino Italiano (CAI) e l“Alpenverein” (Club Alpino Sudtirolese) hanno stilato una lista di 10 consigli:
- Salute, forma fisica e cognizione di causa
Prima di intraprendere un'ascensione in vetta si raccomanda di essere in ottima salute psicofisica, perché il percorso rappresenta un enorme sforzo per il cuore e la circolazione. Sopravvalutare le proprie capacità o sottovalutare la portata del percorso è spesso causa di incidenti.
- Tempi di acclimatamento
Durante un percorso in vetta si sale a quote più alte di quelle a cui si vive normalmente. Dai 2.500 m in su, il corpo ha bisogno di un certo tempo per adeguarsi alla quota. Per questo la quota dove si dorme deve sempre essere più bassa della quota massima raggiunta durante il giorno; il dislivello giornaliero inoltre non deve superare 400-600 m.
- Pianificazione del percorso
La pianificazione accurata del percorso è fondamentale. Oltre alle mappe e agli esperti, anche su Internet ci si può informare su lunghezza, dislivello, condizioni aggiornate del tempo e difficoltà. Prima della partenza consultate sempre un'ultima volta il bollettino meteo perché la pioggia, i rovesci, il vento e il freddo alzano il rischio di incidente in alta montagna.
- Equipaggiamento
Prima di partire è necessario controllare che l'equipaggiamento sia completo. Il peso dello zaino deve essere ridotto. Importanti in caso di emergenza sono kit di primo soccorso, sacco da bivacco, lampada frontale e telefono cellulare completamente carico. Funi, casco, ramponi e piccozza prevengono le cadute e proteggono dalla caduta massi. Non sottovalutate la radiazione UV e mettete nello zaino anche occhiali da sole e crema solare. Ma non deve mai mancare l'abbigliamento caldo.
- Pause regolari
Liquidi e cibo sono importanti per rimanere concentrati, le pause aiutano a riprendere energia. Le bevande isotoniche e i succhi di frutta sono ottimi per combattere la sete, mentre le barrette di cereali, la frutta secca e i biscotti calmano la fame e forniscono energia.
- Esercitate le tecniche di cordata e di sicurezza
Durante i percorsi in vetta si attraversano ghiacciai, crinali rocciosi, versanti ghiacciati e il «firn», per cui è necessario padroneggiare le tecniche di sicurezza giuste. Speciali tecniche di salvataggio possono salvare la vita in caso di emergenza. La pratica regolare rimane però indispensabile!
- In cordata su ghiacciai
In caso di caduta in una crepaccio, la cordata può evitarvi di precipitare. Per questo, soprattutto quando si attraversa un ghiacciaio d'estate, legarsi in corda è una pratica standard. Attenzione però al rischio di trascinamento. Fissatevi sempre a punti ben saldi sui terreni ripidi, altrimenti la caduta di un membro della cordata può far precipitare tutto il gruppo.
- Orientamento
Su terreni senza percorsi tracciati o anche sui ghiacciai orientarsi è difficile. Per questo è necessario saper usare bene mappe, altimetri, bussole e GPS. Si consiglia di tornare indietro per tempo in caso di scarsa visibilità.
- Attenzione a caduta massi e cadute nei crepacci
Quando un ghiacciaio si ritira, quando le neve si scioglie e si supera la soglia dello zero termico, aumenta anche il pericolo di caduta massi e caduta nei crepacci. Per questo bisogna osservare alcune regole: scegliere un percorso adeguato, partire presto, ritornare per tempo.
- Rispetto per l'ambiente
Rispettate la natura, in altre parole: non lasciatevi alle spalle rifiuti, evitate i rumori, lasciate intatte le piante e rispettate le aree protette.
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