Nella regione turistica dell'Alta Pusteria si concentrano splendide cime dolomitiche, che grazie alla loro conformazione si prestano per essere attrezzate con vie ferrate. Alcune di queste sono un autentico “must” per tutti gli appassionati delle arrampicate.
Stiamo parlando in particolare delle Dolomiti di Sesto, nelle quali sono state allestite vie ferrate lungo i camminamenti della Prima guerra mondiale. In quel periodo, su queste montagne si trovavano postazioni duramente contese da austriaci e italiani, che facevano a gara per conquistare le cime più alte e in parte molto esposte, per respingere il nemico. I camminamenti, le baracche e le trincee costruite a tale scopo, sono visibili ancora oggi lungo numerosi sentieri e vie ferrate.
I nostri consigli per voi:
Ben due vie ferrate conducono sulla cima della Croda Rossa, una più semplice e una variante più impegnativa, ma ambedue di grande effetto.
Raggiungibile tramite la via ferrata De Luca-Innerkofler, costruita da un cappellano militare austriaco per allestire una postazione in cima alla montagna, senza essere scoperto dal nemico.
Tra il Sasso di Sesto e la Torre Toblin inizia questa ferrata, composta principalmente da scale. Per questo è conosciuta anche come “Sentiero delle scalette”.
Il vecchio camminamento di guerra fu costruito dai “Schützen” ancora prima della Prima guerra mondiale, durante la quale è stato potenziato e utilizzato per difendere la propria patria.
Questo percorso di arrampicata si snoda lungo la via normale sul lato sud della Cima Grande. Già durante l’ascensione si gode un panorama affascinante.
Le vie ferrate nascondono pericoli che possono portare a situazioni rischiose. Per questo pianificare accuratamente il percorso è importante tanto quanto arrampicare nel modo giusto.
Alcuni consigli per rendere le gite in alta quota una grande esperienza di vacanza di cui raccontare a lungo.